La definizione evidenzia i due versanti del disturbo che comprende sia ossessioni (pensieri intrusivi che il bambino non riesce a controllare) sia compulsioni (comportamenti ripetitivi o rituali) che hanno la funzione di ridurre o annullare l'ansia o l'angoscia legata all'ossessione.Nel bambino piccolo sono più frequenti e visibili i comportamenti rituali compulsivi mentre dall'età scolare, parallelamente allo sviluppo dei processi intellettivi, si organizzano le idee ossessive che hanno il loro picco di comparsa intorno alla pubertà.
Colpiscono indifferentemente i maschi e le femmine con una prevalenza dell'1-2% della popolazione.La differenziazione nei due sessi è data più spesso dai contenuti dell'idea ossessiva.
Rituali compulsivi:consistono in comportamenti specifici e ripetitivi che devono essere compiuti obbligatoriamente in situazioni di grande ansia soggettiva. Sono caratterizzati quindi da un sentimento di costrizione soggettiva e talora preceduti da una penosa conflittualità.
Ideazione ossessiva : si presenta con la comparsa e progressiva organizzazione di forme di pensiero ripetitive (pensieri, dubbi, immagini)rispetto a tematiche di tipo morale, filosofico, sociale e religioso etc. Si accompagnano a una grave rigidità dell'organizzazione della personalità caratterizzata da meticolosità, pignoleria, eccessivo bisogno di ordine, ritualità esasperata anche nelle cose più semplici. Le ideazioni ossessive hanno la caratteristiche di essere progressivamente invasive, ostacolando, più o meno gravemente, lo svolgimento di tutte le attività quotidiane individuali e sociali.
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