Studio di Psicoterapia Dott.ssa Maria Letizia Spalletta
Studio di PsicoterapiaDott.ssa Maria Letizia Spalletta

Psicoterapia Infantile

Sono previsti 3 colloqui iniziali solo con i genitori per la raccolta dei dati anamnestici del bambino e definire lo scenario.

Seguono 3 colloqui con il bambino per procedere ad una diagnosi.
In questa fase si utilizzano giochi, disegni e/o test specifici.

In ultimo si effettua un colloquio di restituzione con i genitori

Nell'incontro coi genitori si concorda il percorso più appropriato per offrire un sostegno al bambino.

 

Il percorso terapeutico prevede una frequenza settimanale, ed offre al bambino  l’esperienza di uno spazio in cui essere contenuto emotivamente ed aiutato ad elaborare le proprie insicurezze

 

Metodologia:

L'obiettivo della psicoterapia infantile è affrontare conflitti psichici e emozioni cariche di angoscia, che il bambino esprime attraverso manifestazioni di disagio e sintomi. E’ un intervento costituito da una serie di sedute settimanali, con l'obiettivo di intervenire sul suo disagio, aiutandolo a rendersi consapevole delle proprie dinamiche emotive e relazionali.

 

Il terapeuta utilizza, oltre al dialogo, la tecnica del gioco, del disegno come espressioni del mondo interno del bambino.

Il gioco è il metodo stesso della terapia

 

È necessario interpretare non solo le parole, ma soprattutto le attività dei bambini, intuendo che il modo naturale di esprimersi per un bambino è il gioco ed è quindi l'adulto che deve mettersi in comunicazione tramite questo linguaggio.

 

Nel gioco i bambini riproducono simbolicamente fantasie, desideri, esperienze.

Attraverso il gioco il bambino esprime le sue preoccupazioni, i suoi conflitti, le sue fantasie.

 

La psicoterapia infantile si occupa della cura e dell’intervento in tutte quelle difficoltà che il bambino incontra nelle diverse fasi del suo sviluppo, quello cognitivo, quello affettivo, quello emotivo e quello relazionale.

 

Lo psicoterapeuta infantile lavora non solo con il bambino, ma in stretta collaborazione con i principali contesti educativi in cui egli vive, ossia la famiglia e, ove ce ne sia bisogno, la scuola.

 

E' dunque fondamentale, per aiutare il bambino, aiutare i genitori a comprendere da dove nascono le difficoltà dei propri figli, che significato abbiano e quali risorse devono essere utilizzate e messe in campo per risolverle.

 

Tra i disturbi più comuni nello sviluppo infantile possiamo citare: 

  • ADHD sindrome da deficit di attenzione e iperattività,
  • Disturbo d'Ansia (con o senza somatizzazione)

    • Disturbo della Condotta (comportamento distruttivo, aggressivo, provocatorio)

    • Difficoltà di Relazione (isolamento sociale, incapacità nel costruire e mantenere    le amicizie)

  • Difficoltà nella sfera dell'autostima: autosvalutazione, timidezza eccessiva, chiusura e demotivazione nei rapporti sociali.
  • Disturbi Specifici dell'Apprendimento DSA : (Dislessia, Disortografia, Discalculia,    Disgrafia)
  • Incapacità di apprendimento
  • Paure e Fobie
  • Disturbo Ossessivo-Compulsivo
  • Rifiuto Scolastico
  • Disturbi dello Sviluppo
  • Ansia da separazione
  • Difficoltà di inserimento scolastico 
  • Insuccesso scolastico
  • Disturbi del comportamento e/o del rendimento scolastico
  • Il bambino immigrato e la scuola
  • Disturbo dell'Alimentazione
  • Incubi e Disturbi del Sonno
  • Disturbi del Pensiero
  • Difficoltà reattive al controllo degli sfinteri: enuresi, encopresi
  • Disturbi psicosomatici: mal di pancia, dolori localizzati, mal di testa ricorrenti, ecc.
  • Ritardo mentale
  • I Tic
  • Disturbi del linguaggio
  • Balbuzie
  • Depressione infantile
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